Nuova Riveduta:

2Re 6:30

Quando il re udì le parole della donna si stracciò le vesti; e, mentre passava sulle mura, il popolo vide che sotto, sulla carne, portava un cilicio.

C.E.I.:

2Re 6:30

Quando udì le parole della donna, il re si stracciò le vesti. Mentre egli passava sulle mura, lo vide il popolo; ecco, aveva un sacco di sotto, sulla carne.

Nuova Diodati:

2Re 6:30

Quando il re udì le parole della donna, si stracciò le vesti. Mentre passava sulle mura, il popolo guardò, ed ecco, sotto egli portava un cilicio sulla carne.

Riveduta 2020:

2Re 6:30

Quando il re ebbe udito le parole della donna, si stracciò le vesti e, mentre passava sulle mura, il popolo vide che sotto, sulla carne, portava un cilicio.

La Parola è Vita:

2Re 6:30

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 6:30

Quando il re ebbe udite le parole della donna, si stracciò le vesti; e come passava sulle mura, il popolo vide ch'egli portava, sotto, un cilicio sulla carne.

Ricciotti:

2Re 6:30

Avendo ciò udito, il re si stracciò le vesti e passava sopra le mura; e tutto il popolo vide il cilicio, di cui era coperto sopra la carne.

Tintori:

2Re 6:30

Il re, appena udite queste cose, stracciò le sue vesti nel camminare lungo le mura. Tutto il popolo vide il cilicio di cui era vestito interiormente sopra la carne.

Martini:

2Re 6:30

Udita tal cosa il re, stracciò le sue vesti; e in andando per le mura, tutto il popolo vide il cilicio, di cui era interiormente vestito sopra la carne.

Diodati:

2Re 6:30

Quando il re ebbe intese le parole di quella donna, stracciò i suoi vestimenti. Or egli passava su le mura, e il popolo riguardò, ed ecco, il re avea un cilicio di dentro sopra la carne.

Commentario abbreviato:

2Re 6:30

24 Versetti 24-33

Imparate a dare valore all'abbondanza e a esserne grati; vedete quanto è spregevole il denaro quando, in tempo di carestia, lo si scambia liberamente con qualsiasi cosa sia commestibile! Il linguaggio di Ieoram alla donna può essere il linguaggio della disperazione. Tra le minacce dei giudizi di Dio su Israele per i loro peccati, c'era quella di mangiare la carne dei propri figli, De 28:53-57. La verità e la terribile giustizia di Dio furono mostrate in questa orribile operazione. Ahimè, quali miserie ha portato il peccato sul mondo! Ma la stoltezza dell'uomo perverte la sua strada e il suo cuore si infuria contro il Signore. Il re giura sulla morte di Eliseo. Gli uomini malvagi incolpano chiunque come causa dei loro problemi, piuttosto che se stessi, e non abbandonano i loro peccati. Se stracciarsi le vesti, senza un cuore rotto e contrito, servisse, se indossare il sacco, senza essere rinnovati nello spirito della loro mente, servisse, non si opporrebbero al Signore. Che l'intera Parola di Dio accresca in noi il timore riverente e la santa speranza, affinché possiamo essere saldi e immobili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la nostra fatica non è vana nel Signore.

Riferimenti incrociati:

2Re 6:30

2Re 5:7; 19:1; 1Re 21:27; Is 58:5-7

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